Programmi di screening e centri di senologia: più integrazione significa più qualità. Pubblicati su BMC Health Services Research i risultati di un’indagine del GISMa e Senonetwork
Programmi di screening e centri di senologia: più integrazione significa più qualità. Pubblicati su BMC Health Services Research i risultati di un’indagine del Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMa) e Senonetwork.
La soddisfazione professionale e la motivazione dei professionisti sono più alti nei centri di senologia integrati con i programmi di screening mammografico di popolazione, e questa collaborazione si riscontra più frequentemente nei centri con maggiore volume di attività e con una certificazione di qualità del servizio: questi sono i principali risultati di un’indagine che ha coinvolto i centri di senologia italiani aderenti a Senonetwork.
Nell’anno 2020 82 centri di senologia hanno risposto ad un questionario promosso dal Gruppo Italiano Screening Mammografico (GISMa) e Senonetwork, con la partnership di Europa Donna e il supporto metodologico della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che investigava le caratteristiche dell’integrazione tra il programma di screening locale e il centro di senologia.
Quasi 9 centri di senologia su 10 hanno dichiarato di collaborare con il programma di screening, con livelli di integrazione variabili: dalla semplice esecuzione di esami per il programma di screening a una completa collaborazione anche negli strumenti informatici e nell’accompagnamento della donna nelle diverse fasi del suo percorso di diagnosi e cura. I centri con un numero maggiore di mammografie effettuate e di casi di tumore al seno trattati erano quelli che più frequentemente hanno riportato una buona integrazione con lo screening, così come quelli che hanno ottenuto la certificazione di qualità del BCCert; al contrario, essere un centro situato al Nord o al Sud Italia non sembra avere un impatto sulla sua capacità di integrarsi con lo screening. I centri di senologia con carente integrazione hanno frequentemente riportato una scarsa motivazione da parte dei professionisti in termini di aspettativa di benefici ottenibili dalla collaborazione con lo screening, così come un debole supporto da parte delle istituzioni di sanità pubblica locali.
L’integrazione di tutte le fasi del percorso senologico è di fondamentale importanza per la qualità del percorso della donna, e in particolare nella delicata fase di passaggio tra una mammografia “sospetta” e la diagnosi di un tumore: lo snodo da programmi di screening di popolazione gestiti prevalentemente su base territoriale e il centro di senologia ospedaliero è quello in cui è più difficile mantenere la continuità della presa in carico. Lo studio condotto da GISMa e Senonetwork mostra che esempi di eccellenza di questo tipo di integrazione sono già presenti nel nostro Paese e che, soprattutto, molti dei fattori che favoriscono la sua realizzazione possono essere incentivati con iniziative a livello professionale e istituzionale. La promozione della cultura della qualità tra i professionisti, la creazione di momenti condivisi di crescita culturale e scientifica tra operatori dello screening e del centro di senologia e il supporto attraverso linee di indirizzo regionali dell’integrazione tra i diversi livelli di assistenza sono azioni alla portata delle società scientifiche e delle Regioni rispettivamente, e devono occupare un posto di rilievo nelle priorità dei decisori.
Referenze:
Deandrea et al. BMC Health Services Research (2022) 22:723
https://doi.org/10.1186/s12913-022-08111-1
Integrating mammography screening programmes into specialist breast centres in Italy: insights from a national survey of Senonetwork breast centres